Nella pratica dello yoga non ci fermiamo solo al tappetino. Lo yoga è un percorso di trasformazione profonda che tocca ogni aspetto della nostra vita.
Uno dei principi fondamentali della filosofia yogica è Aparigraha, il non-attaccamento. Spesso viene frainteso come distacco freddo o rinuncia totale. In realtà, è qualcosa di molto più vivo e utile, soprattutto in un percorso di crescita personale e benessere quotidiano.
Il termine Aparigraha viene dal sanscrito e compare negli Yoga Sutra di Patanjali, uno dei testi fondamentali della tradizione yogica.
Fa parte degli Yama, i primi cinque precetti etici del Raja Yoga (lo yoga della mente). La radice del termine significa non afferrare, non accumulare, non trattenere.
Nel Sutra II.39, Patanjali dice: "Quando si è saldi in Aparigraha, si comprende il senso delle vite passate e delle future."
In altre parole: quando smettiamo di trattenere ciò che non ci appartiene più, si apre una nuova chiarezza.
Iniziamo a vedere noi stesse con più lucidità, lasciando andare condizionamenti, ruoli, attaccamenti a un’identità che forse non ci rappresenta più.
Nella vita moderna, praticare Aparigraha può sembrare una sfida. Viviamo in un mondo che ci spinge ad accumulare: oggetti, successi, approvazione, controllo. Ma è proprio qui che questo principio diventa rivoluzionario.
Perché il vero non-attaccamento non è fuga, ma libertà. Non significa smettere di amare, di desiderare, di impegnarsi. Significa non dipendere. Significa riconoscere che la nostra felicità non deve essere legata a un risultato, a un oggetto, a un ruolo.
Praticare Aparigraha può voler dire:
Chi pratica yoga lo sa: quando lasci andare, respiri meglio. Nel corpo e nella mente. A livello pratico, portare Aparigraha nella nostra vita quotidiana ci aiuta a:
In fondo, tutto cambia, tutto scorre. L’attaccamento nasce spesso dalla paura, dal bisogno di sicurezza. Ma nel trattenere, spesso ci irrigidiamo. Ci appesantiamo. Ci perdiamo.
Praticare Aparigraha ci insegna a fidarci del flusso della vita. A riconoscere che, quando smettiamo di stringere, possiamo aprirci a nuove possibilità.
Il tappetino è un ottimo laboratorio. Possiamo osservare:
Una pratica consapevole ci aiuta a portare questo atteggiamento anche fuori dalla lezione.
Puoi iniziare da piccoli gesti:
Aparigraha non è una regola da seguire. È un invito a vivere meglio. È una pratica quotidiana di alleggerimento, che ti permette di fare spazio dentro di te per ciò che conta davvero. Più libertà, più autenticità, più respiro.
Su SuperYogi trovi il corso completo “Aparigraha: Yoga della Libertà”, con lezioni di yoga, meditazioni guidate e strumenti di riflessione per lasciar andare ciò che non ti serve più e creare più spazio per te stessa.
Unisciti a noi per vivere il non-attaccamento nel corpo, nel respiro e nella vita di ogni giorno.